Italo Rota - Foto: Sara Magni
Italo Rota - Foto: Sara Magni

Italo Rota

Nato a Milano nel 1953, si laurea in architettura al Politecnico di Milano nel 1982, ma prima di quella data la sua formazione è avvenuta presso gli studi di Franco Albini e Vittorio Gregotti. L’apprendistato con Gregotti dura quattro anni, durante i quali lavora al concorso per l’Università della Calabria (1972-1973).

Con l’architetto Pierluigi Nicolin dal 1976 al 1981 partecipa alla realizzazione della rivista Lotus International, episodio che introduce l’importanza che la carta stampata e l’oggetto-libro hanno nella vita dell’architetto e che si concretizza in un’importante collezione personale. All’inizio degli anni ottanta si trasferisce a Parigi, per il progetto dell’allestimento museale del Musée d’Orsay, vinto con Gae Aulenti. L’esperienza del porre al centro di una riflessione più ampia il museo continuerà con il concorso, vinto nel 1985, per le nuove sale della Scuola Francese della Cour Carré del Louvre, inaugurate nel 1992, e con il recente Museo del Novecento a Milano (2002-2010).

Durante i dieci anni passati in Francia vengono affrontate diverse scale del progetto, da quella urbana fino agli allestimenti per mostre, eventi ed istituzioni culturali. Sempre in Francia, lavora per il teatro. Rota durante quegli anni lavora soprattutto con il regista Bernard Sobel. Nel 1988 per l’Hécube, progetta una scenografia dove lo spazio specchiato e illuminato controluce ripete in maniera irreale le tribune del teatro greco. Negli anni novanta Italo Rota comincia a valutare un possibile ritorno in Italia. Nel 1995 Rota torna a Milano, città per la quale è stato anche Assessore per la Qualità urbana (1995/1996).

L’architetto ha costituito un’impressionante collezione di objets trouvés, libri, pezzi da collezione trasversali che si mischiano senza gerarchie a campioni di Tra la fine degli anni novanta e il 2005 vengono realizzate le mediateche di Anzola e San Sisto. Per lo stilista Roberto Cavalli, Italo Rota realizza, oltre a boutique e club sparsi per il globo, anche una villa sulle colline fiorentine.

Progetti di landarchitecture, come la sistemazione urbana del centro di Nantes (1992-1995) e la promenade del Foro Italico a Palermo (2005), si alternano ad altre recenti realizzazioni come l’albergo Boscolo Exedra a Milano, il tempio indù di Lord Hanuman, il padiglione Ciudades de Agua per l’Expo di Saragozza del 2008, l’allestimento del Triennale Design Museum nel 2007, oltre al già citato Museo del Novecento, inaugurato nel dicembre 2010.

All’attività di architetto si affiancano le collaborazioni con numerose aziende produttrici del design italiano. Produzione in cui l’oggetto è parte integrata e integrante dello spazio progettato.

Fonte: Wikipedia